Il concetto di Sport Trading, o Trading Sportivo, è relativamente recente.
Spesso viene erroneamente confuso con le attività relative alle scommesse sportive, anche se queste ultime sono solitamente più legate al termine Betting che al concetto di Trading.
Il Trading in ambito sportivo è un concetto molto più vicino alle attività di compravendita nell’ambito dei mercati azionari.
La differenza è però sostanziale: nel Trading Azionario l’oggetto della compravendita sono le azioni o i titoli, le quali rappresentano quote societarie e quindi variano giornalmente in base all’andamento delle società stesse.
Nello Sport Trading l’oggetto della compravendita è rappresentato da una quota che riflette l’andamento di un evento sportivo, o una parte di esso, e che varia al variare delle possibilità di esito positivo di quel determinato evento.
Il principio di base è lo stesso: bisogna comprare bene e vendere meglio, e capitalizzare la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di rivendita.
Cambia quindi il contesto, ma non l’approccio.
Uno Sport Trader è quindi un professionista specializzato in questa tipologia di investimenti legati al mercato degli eventi sportivi, capace di interpretare l’andamento degli eventi stessi, stimare le probabilità di riuscita di un evento, leggere la potenziale variazione di una quota, e quindi investire correttamente una frazione del proprio capitale per ottenere un profitto.
Differenza tra Sport Trading e Scommesse Sportive
Mi viene in mente un’immagine molto semplice e divertente per rendere l’idea sulle differenze tra Trading Sportivo e Scommesse Sportive.
Tutti noi da bambini ci siamo cimentati in piccole attività “commerciali”: mi riferisco ad esempio ai classici mercatini dell’usato che solitamente i bambini organizzano all’interno del proprio quartiere o, come nel mio caso alla compravendita/scambio di figurine o biglie con i propri amici o compagni di classe.
Non serve spiegare quanto queste attività, ludiche e primitive, siano effettivamente differenti dall’avere un negozio, organizzare una piccola attività commerciale o addirittura gestire una piccola azienda.
Ecco, chi si cimenta nell’ambito delle scommesse sportive è il bambino che, con pure finalità ludiche, si cimenta in qualche modo in un’attività commerciale.
Quando si parla di Sport Trading, la differenza la fa soprattutto l’approccio psicologico, metodologico e professionale con il quale si eseguono specifici movimenti finanziari.
E tali differenze sono dirette conseguenze di un obiettivo differente.
Giocare, divertirsi, seguire le partite della propria squadra del cuore o cercare di incrementare le proprie rendite mensili di qualche euro, utile a permettersi una cena in più al ristorante, sono obiettivi molto diversi di chi, attraverso un approccio professionale, vuole far diventare questa attività il proprio lavoro, la propria professione o la fonte principale delle proprie entrate.
Nel secondo caso cambia tutto.
Certo cambiano metodi e strumenti, perché di certo la cassetta degli attrezzi di un artigiano di professione è molto diversa dal tipico marito che si cimenta nel fai da te domenicale (immagine che non mi riguarda).
Ma soprattutto cambiano pressioni e responsabilità che devi essere in grado di poter reggere, indipendentemente dal tipo di risultato che verrà raggiunto.
Cambia la finalità, e quindi cambia tutto il resto, anche se apparentemente sembrano due movimenti simili, esattamente come chi manovra il seghetto per puro diletto o per costruire un armadio.
Ed è per questo motivo che nei miei contenuti raramente racconto di come tecnicamente eseguire un movimento (ogni professionista ha il suo modo e impara sulle proprie spalle) ma preferisco raccontare di come conoscere, comprendere, sviluppare e migliorare il vero elemento di differenziazione tra un dilettante e un professionista, la crescita del proprio mindset e del proprio metodo.
Il Betting Exchange
Questa definizione di Sport Trading richiama immediatamente l’ambito per il quale è diventando maggiormente famoso, ovvero il Betting Exchange, definito anche come la “Borsa delle Scommesse Sportive” (richiamando ancora una volta un accostamento che non condivido) ovvero una piattaforma sulla quale ciascun utente può comprare e vendere quote relative ad eventi sportivi.
La piattaforma più famosa è sicuramente quella di Betfair, che da qualche anno si è diffusa anche nella sua versione con licenza italiana permettendo anche agli utenti amatoriali di avvicinarsi al meccanismo del punta/banca, meccanismo appunto attraverso il quale puoi comprare o vendere le quote relative all’evento sportivo di riferimento.
Betfair è quindi un mercato aperto dove gli utenti comprano o vendono quote, l’uno contro l’altro e in cui il gestore della piattaforma ricava una commissione per qualunque movimento vincente (in realtà su qualunque movimento in generale, perché per ogni utente che perde esiste sempre un utente che vince).
Questa piattaforma è una recente novità soltanto per il mercato italiano o per utenti neofiti, in quanto qualunque professionista conosce ed ha utilizzato Betfair nella sua versione internazionale (Betfair.com) da molti anni.
Betfair nasceva nell’agosto 1999 (personalmente ho creato il mio primo account nel 2002) e rappresentava un’autentica rivoluzione in quegli anni in ambito professionistico, soprattutto per la gestione dei mercati live.
Negli anni successivi, l’impossibilità di avere un accesso regolare a causa delle limitazioni imposte dal governo italiano (per difendere i suoi interessi monopolistici) è stato un fattore determinante nella mia decisione di andar via dall’Italia.
A distanza di 22 anni utilizzo ancora con profitto e divertimento questo tipo di piattaforme soprattutto per i miei “allenamenti” in ambito tennistico e per qualche movimento importante di tipo “live” anche se questo tipo di approccio strategico non è da tempo il mio approccio principale.
Non Solo Compra e Vendi
Il Trading Sportivo però non è solo attività di compravendita di quote, ma anche un’attività di investimento (quindi di acquisto) che può anche non prevedere una rivendita.
Una differenza sostanziale tra il mercato del Trading Sportivo e quello finanziario è che gli eventi oggetto del mercato sportivo sono eventi a tempo determinato, ovvero arrivano ad avere un esito in un breve lasso di tempo.
Questo non succede quando compri quote azionarie di una società, dove esiste solo un andamento e mai un esito finale.
L’esistenza di un esito finale quindi è un elemento differenziante tra le due tipologie di attività e permette quindi di scegliere un approccio non necessariamente legato alla vendita successiva della quota acquistata.
Attualmente, la mia strategia si focalizza non sulla selezione di quote destinate a variazioni positive nel breve termine (Trading), ma su quelle che rappresentano accuratamente, o idealmente a mio favore, le probabilità di un esito previsto per un evento.
Questa scelta incide molto sui miei processi decisionali, soprattutto quelli legati alla valutazione del prezzo di acquisto.
La mia priorità è infatti quella di investire su un evento che si concluda con l’esito previsto, dove il fattore prezzo di acquisto è ovviamente valutato ma secondario rispetto alla valutazione relativa all’esito dell’evento.
Concludendo, lo Sport Trading rappresenta una forma avanzata, metodologica e professionale di interagire con il mondo delle quote sportive. Non si tratta semplicemente di “scommettere”, ma di un’attenta analisi delle probabilità, della psicologia del mercato e di una costante crescita personale e professionale.
Così come in ogni professione, non è l’attrezzo che fa l’artigiano, ma la maestria con cui lo utilizza. La stessa quotazione può essere vista da un dilettante come una scommessa e da un professionista come un’opportunità di investimento.
La differenza sta nell’approccio, nella preparazione e nella visione.
E, come in ogni percorso professionale, la chiave del successo risiede non solo nella tecnica, ma anche nella crescita continua, e l’adattabilità e, soprattutto, nella passione per ciò che si fa.
Il concetto di Sport Trading è relativamente recente e spesso viene confuso con le attività relative alle scommesse sportive.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.