Dalla volatilità alla concretezza.
Nel vasto panorama degli investimenti, Bitcoin e Sport Trading rappresentano due approcci radicalmente diversi, ognuno con le proprie caratteristiche, vantaggi e gli ovvi rischi del settore. Ma quali sono le peculiarità di uno e dell’altro? Proviamo a fare chiarezza e a conoscere meglio entrambi i temi.
Cosa sono Bitcoin e Sport Trading?
Il Bitcoin è una criptovaluta digitale lanciata nel 2009 da un individuo o gruppo di individui sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Si basa su una tecnologia chiamata blockchain, che garantisce la trasparenza e la sicurezza delle transazioni e gli investimenti in Bitcoin consistono principalmente nell’acquisto della criptovaluta nella speranza che il suo valore aumenti nel tempo.
L’argomento, in verità, è molto ampio ed è buona prassi approfondire, per ampliare la propria conoscenza in campo finanziario. Si tratta, infatti, di un argomento che nel corso della sua storia ha subito una rapida evoluzione, attraendo consensi, ma anche tanti detrattori. I motivi sono molteplici: la sua volatilità, la complessità, perfino la sostenibilità ambientale.
Lo sport trading, invece, è un’attività che coinvolge la compravendita di quote di eventi sportivi su piattaforme specializzate come gli exchange. A differenza delle scommesse tradizionali, in cui si punta su un risultato specifico, lo sport trading si basa sulle fluttuazioni delle quote, così come avviene nel trading di azioni o valute. Gli sport trader cercano di trarre profitto acquistando quote a prezzi bassi e rivendendole a prezzi più alti, indipendentemente dal risultato dell’evento sportivo.
Volatilità: Il cuore del dibattito
Come accennato nelle precedenti definizioni, la volatilità è il cuore della questione, per valutare il rischio e il rendimento di qualsiasi investimento. Senza dubbio, Bitcoin e sport trading differiscono notevolmente in termini di volatilità e prevedibilità.
Bitcoin: una montagna russa finanziaria
La volatilità di Bitcoin è notoriamente elevata. Ad esempio, il prezzo del Bitcoin può oscillare del 10% o più in una singola giornata. Questi movimenti sono influenzati da numerosi fattori:
- Notizie macroeconomiche: Cambiamenti nella regolamentazione o nel sentiment del mercato possono scatenare forti movimenti.
- Domanda e offerta: La quantità limitata di Bitcoin, che è di circa 21 milioni di unità, contribuisce a una maggiore volatilità.
- Speculazione: Molti investitori trattano Bitcoin come uno strumento speculativo piuttosto che come una valuta stabile.
Questa volatilità offre opportunità significative per i trader esperti, ma rappresenta un rischio enorme per chi non ha una strategia ben definita. Questo, in ogni caso, è il concetto base per ogni investimento, qualunque sia l’ambito: una strategia strutturata, che abbia un obiettivo, è necessaria ai fini di un buon percorso di investimento. Subentra, poi, anche la parte soggettiva per cui ognuno conosce la propria situazione finanziaria, che varia da caso a caso. Così come il proprio livello di propensione al rischio e così via.
Sport Trading: movimenti più concreti
Nel caso dello Sport Trading, la volatilità si manifesta in modo diverso. Le quote sportive possono fluttuare rapidamente durante una partita in risposta a eventi imprevisti, come un goal, un’espulsione o un infortunio: tutte quelle situazioni più o meno imprevedibili. Tuttavia, rispetto al Bitcoin, la scala delle variazioni è più contenuta. Le quote si muovono generalmente in frazioni di punto percentuale, e il rischio può essere mitigato attraverso strategie di copertura (hedging).
Nonostante ciò, anche la prevedibilità degli eventi sportivi è limitata. Basta pensare che un evento apparentemente scontato può trasformarsi in una sorpresa, causando perdite per chi non è in grado di reagire rapidamente.
Un aspetto fondamentale
Quando si parla di investimenti, la concretezza è un concetto che riguarda sia la tangibilità dell’asset che la comprensibilità del mercato.
In sostanza, il Bitcoin non è un asset concreto nel senso tradizionale del termine; non esiste fisicamente e il suo valore si basa esclusivamente sulla fiducia del mercato. Tuttavia, in maniera semplicistica possiamo dire che possiede una “concretezza tecnologica“: la blockchain garantisce un sistema di registrazione delle transazioni trasparente e sicuro. È possibile, infatti, mappare il Bitcoin, conoscere il suo movimento e così via.
L’assenza di concretezza fisica, tuttavia, può rappresentare un ostacolo per gli investitori tradizionali, che potrebbero trovare difficile valutare il valore intrinseco del Bitcoin. La dipendenza da fattori macroeconomici e tecnologici rende il Bitcoin un asset più difficile da comprendere rispetto agli investimenti più convenzionali.
Lo Sport Trading, invece, si basa su eventi concreti, e cioè le partite e le competizioni sportive. Questo legame diretto con il mondo reale rende l’investimento più tangibile, anche nell’approccio che un investitore ha nei confronti della materia. Gli Sport Trader professionisti basano le loro decisioni su dati e analisi delle performance delle squadre o dei giocatori, un processo che, con il tempo e l’esperienza, può diventare più familiare e accessibile.
Tuttavia, la concretezza dello Sport Trading non elimina la sua componente di incertezza: le performance sportive possono essere influenzate da fattori imprevedibili come addirittura le condizioni climatiche, decisioni arbitrali o lo stato emotivo degli atleti. Riuscire a interpretare anche questi fenomeni rende uno Sport Trader un professionista.
Strategie e rendimento
Gli investimenti in Bitcoin possono essere affrontati con due approcci principali:
1. Hodling: L’acquisto della criptovaluta e il suo possesso nel lungo termine nella speranza che il valore del Bitcoin aumenti nel tempo.
2. Trading attivo: Sfruttare le oscillazioni giornaliere per ottenere profitti rapidi.
Mentre il primo approccio è relativamente semplice, nel senso che rientra in una di quelle gestioni sul lungo termine, il secondo richiede competenze tecniche molto avanzate, una buona conoscenza del mercato di riferimento, tutt’altro che semplice, e la capacità di gestire il rischio.
Nello Sport Trading, il successo dipende dalla capacità di reagire rapidamente agli eventi e di utilizzare strategie avanzate, come il trading pre-match (prima che inizi l’evento) e in-play (che avviene durante l’evento stesso). Inoltre, gli Sport Trader esperti usano non di rado strumenti di analisi statistica per prevedere l’andamento delle quote.
In entrambi i casi, il rendimento dipende dalla capacità dell’investitore di comprendere le dinamiche di mercato e di prendere decisioni informate. Questo è imprescindibile, nel mondo degli investimenti la casualità, così come la fortuna, non è contemplata.
Conclusioni
Nella sostanza la scelta di muovere dei passi tra investimenti in Bitcoin o nel gestire attività di Sport Trading dipende da molti fattori, come:
- le preferenze individuali,
- la propria tolleranza al rischio
- la conoscenza del mercato.
Da un lato il Bitcoin rappresenta un’opzione altamente volatile, con un potenziale di rendimento elevato ma accompagnato da rischi significativi. Lo Sport Trading, d’altra parte, offre un approccio più concreto e tangibile, personalizzabile sul proprio modo di essere, che unisce anche una componente di passione per lo sport, ma richiede una comprensione approfondita delle dinamiche sportive e un’elevata reattività.
Cosa è giusto? Non esiste una risposta univoca. A conti fatti, ognuno conosce il proprio modo di essere per approcciare a dinamiche di questo tipo. Quello che però è un dato certo, dal quale non si può scappare, è l’investimento più importante: quello sulla propria cultura finanziaria. Informarsi, confrontarsi e solo dopo trarre le proprie conclusioni.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.