Perché nasce questo blog e il progetto Sport Trading Life

Ho sempre provato una grande attrazione per quello che non si può fare. Nella vita personale come nella vita professionale.

E ho sempre ottenuto risultati positivi quando sono andato avanti ‘nonostante tutto’, nonostante il parere contrario delle persone e del mondo intorno a me.

“Una storia a distanza non può avere successo” . E ho sposato mia moglie, conosciuta nel 2004 in Egitto, dopo 2 anni di fidanzamento a distanza, vissuto sulla tratta Milano-Vicenza.

“Un’azienda non può sopravvivere senza la presenza dell’imprenditore” . E nel 2014 mi sono trasferito in Slovenia emancipando la mia azienda dalla mia presenza fisica.

“Con le scommesse sportive non si può vivere” . E da 9 anni sono uno Sport Trader professionista.

Senz’altro i limiti imposti dalle convenzioni, dall’etica e dalle credenze consolidate, mi hanno da sempre stimolato ad uscire dalla mia area di comfort. Semplicemente hanno attivato in me il senso, la volontà e il piacere della sfida.

Certo, relativamente al mondo dello Sport Trading, sarebbe stato tutto molto più semplice se ai miei esordi avessi trovato qualche esempio di successo, o qualsiasi testimonianza del fatto che “si potesse fare”.

Ed è questo il primo motivo per cui ho deciso di scrivere della mia esperienza.

A distanza di 23 anni dai primi passi mossi nel mondo universitario (correva l’anno 2000) mi rendo conto, con sconforto, che questo lavoro non è gode ancora di un adeguato riconoscimento.

Troppo spesso, ancora, lo Sport Trading viene associato alla tematica del gioco e della ludopatia.

In questo modo viene ignorato un mondo sottostante fatto di psicologia, metodo e miglioramento di se stessi. Un substrato che può vantare pochi eguali nel mondo del lavoro.

Ma viene anche ignorato un mercato che offre prospettive enormi. E in un contesto come quello attuale, direi che non è cosa da poco.

Ad oggi i pochi che esercitano questa professione devono ancora nascondersi o allontanarsi. L’Italia è bloccata nelle pastoie di un panorama legislativo che ostacola in modo vergognoso chi ha l’abilità di esercitare una professione difficile. E anche per questo stimolante e redditizia.

Io credo invece, lo credo fortemente, che questo possa essere un lavoro del futuro, grazie alle sue mille sfaccettature. 

Credo che le nuove generazioni, e le future, vivranno il vantaggio di essere meno vincolate a schemi mentali  fuorvianti. Saranno, per fisiologica evoluzione, più aperti al nuovo che avanza e meno radicati al proprio territorio. E potranno trovare in settori ancora poco esplorati e valorizzati come lo Sport Trading, uno spazio in cui creare sviluppo.

Uno sviluppo che tenga presente le specificità di questo lavoro e le potenzialità di crescita professionale e personale che offre.

Dal desiderio di condividere la mia esperienza ed essere di aiuto a chi si avvicina alla professione o vuole migliorarsi, è nata in me l’esigenza di un flusso comunicazionale diretto e onesto.

Onesto nella misura in cui si basa sul vissuto di chi si è intestardito a sposare un lavoro, un progetto, uno stile di vita. Senza aiuti, senza esempi di riferimento, nella diffidenza generale.

Ho per questo deciso di condividere la mia esperienza e la mia lunga passione, raccontando quello che c’è dietro e cercando di legittimare non solo l’esistenza, ma anche l’importanza e la bellezza di un lavoro come lo Sport Trading. 

Allo stesso tempo, condividerò anche i nuovi step, i nuovi passi che mano a mano farò e imparerò, in un percorso di miglioramento che non si può mai considerare come concluso.