Mindset e Sport Trading: quale relazione?

Davide Renna

Avrei potuto abbracciare molte attività diverse dallo Sport Trading. Sulla base dei miei interessi e delle mie competenze.

Avrei potuto essere un buon Manager all’interno di un’azienda di medie dimensioni. Avrei potuto essere (forse) un imprenditore migliore se avessi barattato la mia carriera imprenditoriale con la mia libertà. Avrei potuto essere (forse) un imprenditore diverso se avessi vissuto a New York durante la mia adolescenza.

In altri tempi forse avrei anche potuto fare l’alchimista, perché no? Mi ha sempre affascinato l’idea di combinare diversi ingredienti per creare una formula unica.

Invece ho scelto lo Sport Trading.

Perché proprio una disciplina poco riconosciuta, percepita alla stregua di comune gambler (gioco d’azzardo), assolutamente rischiosa e snervante? Perché proprio lo sport trading?

La passione per il Calcio come motore per il mio lavoro

Inizialmente pensavo fosse la passione per lo Sport e per il Calcio. Senz’altro in parte è stato così, ma è interessante capire se sia stato ‘solo’ così.

Ho già sottolineato che considero fondamentale valorizzare i propri interessi e cercare di coltivarli in ogni modo possibile.

La mia passione per il Calcio è testimoniata dalla quantità sempre crescente di palloni, di tutte le forme e colori, che circolano per casa mia. Tra un palleggio e un altro, questi importanti cimeli minano costantemente l’integrità di vetri, soprammobili e del mio rapporto matrimoniale.

Nel momento in cui scrivo, però, sono trascorsi più di 20 anni da quando ho mosso i primi passi nel mondo del Trading. E già 9 anni dall’inizio del mio percorso professionale, segnato dal trasferimento in Slovenia del 2014.

Mi domando come sia possibile che un interesse rimanga così forte e costante a distanza di tanto tempo. Si, amo il calcio, ma così tanto da scegliere addirittura un percorso professionale per tenerlo vicino?

Credo ci sia più di una semplice, seppur importante passione.

La crescita personale come motore per il lavoro

Mesi fa ho letto un libro molto interessante, Il Buddha e Lo Sfrontato di Vishen Lakhiani. Un testo che ho trovato denso di spunti e significati. Non solo in ambito imprenditoriale, ma anche e soprattutto per lo sviluppo individuale.

Tra i tanti concetti interessanti, uno mi ha colpito particolarmente: “il lavoro è il laboratorio principale per la crescita personale”.

Ecco, credo che il mio intero percorso professionale, e in particolare l’attività legata allo Sport Trading, sia stato e sia tuttora esattamente questo. Un laboratorio in cui quotidianamente potermi mettere alla prova e in cui trovare ogni giorno nuove opportunità per sperimentare e migliorare.

Come Trader, ogni giorno mi confronto con sfide, obiettivi e traguardi che mantengono alto il mio interesse e stimolano il mio impegno. Sia di breve sia di lungo termine.

D’altronde cos’è il successo se non fare quello che ti piace e che ti permette di crescere continuamente? 

Mindset e Sport Trading sono legati a doppio filo

Ritengo che lo Sport Trading sia un’attività in cui il successo è legato più allo sviluppo di un Mindset che ad una strategia. Direi in un rapporto di 80% per il Mindset e la crescita personale, e di 20% per la strategia.

Proprio per questo motivo sottolineo sempre la centralità della dimensione psicologica per lo sviluppo della professionalità del Trader.

Einstein sosteneva: “Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è Filosofia, è Fisica.”

Sia chiaro, non credo assolutamente che basti solo questo: per essere un ottimo Sport Trader sono tanti gli ambiti legati al Mindset e alla Psicologia sui quali è necessario lavorare.

Ma sottolineo che lavorare in questo settore mi ha permesso di studiare, sperimentare e concretizzare tanti insegnamenti affini alla teorizzazione di Einstein.

Inoltre, senz’altro lo sviluppo di un buon Mindset non basterà a chi vuole oggi cominciare da zero, nel senso che sarà una base di partenza e non di arrivo. Non da solo, almeno.

Al contrario, sarà senz’altro determinante per chi è già professionista e vuole incrementare il suo livello di performance.

Per me lo Sport Trading è stato infatti un’opportunità di lavoro, ma anche una chiave di accesso per conoscere un mondo fantastico legato alla crescita delle proprie facoltà psicologiche e personali.

Altri settori, fortemente legati all’azione e all’operatività non mi avrebbero permesso di sperimentare.

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