da Davide Renna | Mag 9, 2024 | Sport Trading
Il trading sportivo è un’attività, una professione nel mio caso, che coinvolge non solo conoscenze tecniche e analisi, ma anche una profonda comprensione della psicologia umana e delle proprie emozioni.
Gli alti e bassi emotivi che si verificano durante le sessioni di trading possono influenzare significativamente le decisioni prese e, di conseguenza, i risultati finanziari. Ho pensato fosse fondamentale parlare dell’importanza della gestione dello stress nel trading sportivo con qualche consiglio pratico su come affrontare le emozioni in modo efficace.
L’importanza della psicologia nel trading sportivo
La psicologia gioca un ruolo fondamentale nel trading sportivo. Qualche tempo fa ho parlato di quanto tutto parta dalle proprie convinzioni: essere fiduciosi, consapevoli che si tratti di una professione a tutti gli effetti che, come ogni attività imprenditoriale, ha rischi e benefici, è uno dei primi motori sui quali accelerare.
Gli operatori devono essere consapevoli delle loro emozioni e del loro impatto sulle decisioni di trading. Lo stress, la paura, l’avidità e l’euforia sono solo alcune delle emozioni che possono influenzare il comportamento degli operatori e portare a decisioni irrazionali.
Come gestire lo stress nel trading sportivo
Parto dalla convinzione che non esiste una soluzione unica per tutti. D’altra parte ognuno di noi trova benessere psichico in cose diverse: che possa essere una corsa, meditare, leggere.
La gestione dello stress, però, è essenziale per il successo nel trading sportivo.
Ecco alcune strategie pratiche per affrontare lo stress e mantenere la calma durante le sessioni di trading.
Pratica la consapevolezza
Essere consapevoli delle proprie emozioni è il primo passo per gestirle in modo efficace. Pratica la consapevolezza durante le sessioni di trading, osservando le tue reazioni emotive e identificando i fattori che scatenano lo stress.
Sviluppa una routine di rilassamento
Integrare nella tua routine di trading tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo stretching può aiutarti a mantenere la calma e a ridurre lo stress. Insomma, qualunque cosa che possa funzionare sui tuoi nervi!
Imposta obiettivi realistici
Imposta obiettivi di trading realistici e attuabili. Avere aspettative irrealistiche può portare a frustrazione e stress quando non vengono raggiunti.
Fai esercizio fisico
L’esercizio fisico è un ottimo modo per ridurre lo stress e migliorare il benessere generale. Dedica del tempo ogni giorno all’attività fisica per rilassare la mente e il corpo (a patto che l’esercizio non sia per te motivo di ulteriore stress).
Mantieni una prospettiva a lungo termine
Ricorda che il trading sportivo è un’attività a lungo termine e che ci saranno alti e bassi lungo il percorso. Mantieni una prospettiva a lungo termine e non lasciare che le perdite o i guadagni immediati influenzino eccessivamente le tue emozioni.
Limita l’esposizione agli stimoli stressanti
Riduci al minimo le fonti di stress durante le sessioni di trading. Questo potrebbe includere evitare notizie finanziarie negative o limitare il tempo trascorso davanti al computer durante le sessioni di trading. Questo rientra nella sfera dei cosiddetti bias: deviazioni che la nostra mente percorre. Ecco qui qualche approfondimento.
Cerca supporto
Parla con altri trader o professionisti del settore per condividere le tue esperienze e ottenere supporto. A volte, semplicemente parlare con qualcuno può aiutare a ridurre lo stress e a guadagnare prospettive preziose. Scrivimi se vuoi confrontarti.
La gestione dello stress nel trading sportivo è essenziale per mantenere la calma, prendere decisioni razionali e ottenere risultati finanziari positivi.
Utilizzando le strategie di gestione dello stress discusse in questo articolo e mantenendo una mentalità equilibrata e consapevole, gli operatori possono affrontare le sfide emotive del trading sportivo con fiducia e determinazione.
Ricorda sempre che la salute mentale è altrettanto importante quanto il successo finanziario e investi tempo ed energie nella cura di entrambe.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.
da Davide Renna | Mag 2, 2024 | Mindset
Come ho affrontato le mie paure nell’ambito dello Sport Trading? Il viaggio che mi ha portato verso il professionismo è stato un percorso lungo, tortuoso ma al tempo stesso piacevole di miglioramento personale.
Se ci pensiamo, è infatti impossibile scindere individuo e professione, e se è vero per qualsiasi attività lavorativa, lo è ancor più per le discipline come quelle dello Sport Trading che prevedono performance individuali e non di gruppo.
Quando lavori da solo puoi contare solo su te stesso e ogni piccolo miglioramento nel tuo equilibrio personale si ripercuote in modo diretto sulla performance professionale.
Per quanto mi riguarda, lavorare sui miei punti deboli è stato decisivo per la crescita delle mie prestazioni.
Limitare i difetti, per ottenere più successo
Sono fermamente convinto che limitare i propri difetti sia molto più importante che potenziare i propri talenti.
Il ragionamento che sta alla base è molto semplice: devo portare in equilibrio i difetti e i pregi, così da arrivare sostanzialmente a un pareggio.
L’ideale sarebbe anche andare oltre e limitare il più possibile i difetti e le cose che so fare male, per portarle ad un livello neutro in cui non hanno più valore e importanza.
In questo modo i pregi, le potenzialità e le cose che so fare bene diventano il mio valore aggiunto.
Proprio per questo ho sempre avuto una piccola ossessione: limitare i miei punti deboli prima di potenziare i punti di forza.
I punti deboli possono essere legati al mindset (paure, convinzioni limitanti, “bias cognitivi”) o avere natura tecnico-strategica.
Nel mio percorso verso l’ottimizzazione del metodo ho dedicato attenzione a entrambi gli aspetti, anche se ovviamente quelli legati al mindset hanno avuto un peso differente.
Per prima cosa mi sono occupato della gestione della paura, e ancora ci sto lavorando.
Le paure sono più diffuse di quanto non si pensi. Tutti ne abbiamo, di manifeste o inconsapevoli, a volte subdole. Ma è importante capire quanto sia grande il loro impatto sulle prestazioni lavorative e sull’approccio mentale.
Che cos’è una paura?
Tra le numerose definizioni di paura, quella che mi è stata più utile è stata la versione di Jared Tendler nel “Mental Game del Poker”. Qui la paura viene definita come un accumulo di ansia derivante da un’incertezza, ovvero da domande a cui non abbiamo ancora dato risposta.
Questa descrizione semplice e immediata relativa all’emozione della paura mi ha stimolato a cercare le domande non risposte che potevano essere alla base delle mie paure.
Ho subito capito che la capacità di porsi delle domande è sempre indice di una forza interiore incredibile.
Da lì passare all’azione è stato facile e naturale: ho iniziato a pormi delle domande, a scriverle, anche a lasciarle anche senza risposta.
Poi ho aspettato che le risposte prendessero forma, in modo più o meno consapevole.
Questo è stato un passo molto importante per la mia crescita personale e professionale, e ha portato alla risoluzione delle mie paure più grandi.
Questo percorso ha poi avuto un’accelerazione importante quando ho conosciuto il pensiero di Igor Sibaldi e la sua visione, che ha contribuito a far crescere in me la consapevolezza e la determinazione.
D’altronde chi si impegna in un lavoro non codificato, spesso discriminato dall’opinione pubblica, povero di certezze ma carico di rischi, o è un pazzo oppure è destinato a vedere il mondo in modo diverso rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei.
“L’antidoto della paura non è il coraggio”, afferma Igor Sibaldi, perché quando arriva il coraggio nella tua mente la paura ti ha già condizionato e quindi ha già vinto. Il coraggio è una reazione alla paura.
“La paura va anticipata e si sconfigge cambiando completamente la situazione in cui ti trovi, la paura si sconfigge attraverso il desiderio di conoscenza di qualcos’altro, attraverso il cambiamento radicale della tua personalità. Non si tratta solo di affrontare la paura, si tratta di essere più grandi della propria paura, e questo si può ottenere solamente crescendo al di là delle proprie possibilità.
Come si fa? Facendosi domande, le più profonde, le più autentiche.
Il desiderio di conoscenza è il vero nemico della paura e il suo antidoto”.
Questo punto di vista è stato per me fondamentale e stimolante per iniziare ad affrontare le mie principali paure nello Sport Trading, consapevole che comprendendole, limitandole e superandole avrei dato una svolta incredibile alle mie performance da Sport Trader.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.
da Davide Renna | Apr 18, 2024 | Crescita Personale
Il mondo dello Sport Trading è estremamente competitivo e stressante. Lo so per esperienza diretta, anche per via dell’inizio dell’attività in un periodo in cui ancora si trattava di una professione poco diffusa e guardata con sospetto.
Per ottenere successo in questo campo, ritengo sia importante essere al top a livello sia mentale sia fisico. Per questo molti sport trader professionisti, come me, scelgono di lavorare con un Mental Coach.
In sintesi, lavorare con un Mental Coach può fornire a uno Sport Trader una serie di vantaggi importanti per migliorare le prestazioni e gestire lo stress.
Di seguito andremo ad esplorare i 5 principali vantaggi che può avere uno Sport Trader grazie al lavoro con un Mental Coach.
1. Miglioramento della concentrazione
Un Mental Coach può aiutare uno Sport Trader a sviluppare la capacità di concentrarsi sull’obiettivo. A mantenere l’attenzione su di esso e a limitare le distrazioni.
Questo si rivela particolarmente importante durante le sessioni di trading, in cui la concentrazione e la capacità di prendere decisioni rapide sono fondamentali.
2. Gestione delle emozioni
La gestione delle emozioni è un aspetto delicato per lo Sport Trader. Il controllo di tutto quanto attiene alla sfera della sensibilità personale è importantissima, per evitare di commettere errori a causa della scarsa razionalità.
Il Mental Coach può aiutare a gestire lo stress, la paura e la rabbia che spesso accompagnano il trading.
E di conseguenza può aiutare a prendere decisioni più oggettive e ad evitare errori impulsivi che potrebbero causare perdite finanziarie.
3. Sviluppo della resilienza
Il trading sportivo può risultare un’attività molto stressante e pesante, anche per via della necessità di mantenersi sempre lucidi e “sul pezzo”
Grazie al lavoro con il Mental Coach si può sviluppare la resilienza per affrontare le difficoltà con maggiore facilità.
Il vantaggio riguarda la capacità di recuperare dopo le perdite e di continuare a lavorare in direzione degli obiettivi a lungo termine.
4. Ottimizzazione delle prestazioni
Le prestazioni di un Trader possono sempre essere migliorate, rafforzate, indirizzate. Un calo dell’attenzione è sempre possibile, l’errore dietro l’angolo, ed è importante disporre degli strumenti per contrastarlo.
Un Mental Coach può aiutare a identificare i punti di forza e di debolezza di uno Sport Trader e a sviluppare un piano personalizzato per migliorare le prestazioni.
Il percorso può includere la formazione su tecniche di concentrazione e di gestione delle emozioni, oltre all’elaborazione di un piano di allenamento fisico e mentale.
5. Sviluppo personale
Essenziale per uno Sport Trader è infine la conoscenza di se stesso, delle proprie potenzialità e, anche e soprattutto, dei propri limiti.
In questo senso, lavorare con un Mental Coach può aiutare lo Sport Trader a sviluppare autoconsapevolezza e a raggiungere una maggiore comprensione di se stesso. Di conseguenza lo indirizza a una più agevole gestione delle emozioni e delle decisioni.
Ma come scegliere il Mental Coach “giusto” per lo Sport Trading?
A mio avviso, sono tre i punti importanti da considerare nella scelta del tuo Mental Coach:
Esperienza e competenza del Mental Coach
Verifica che il Mental Coach abbia una formazione e un’esperienza significativa nel lavoro con Sport Trader o in settori correlati. Inoltre, verifica se ha lavorato con altri Sport Trader che hanno ottenuto risultati significativi.
Approccio personalizzato
Il Mental Coach dovrebbe essere in grado di offrire un approccio personalizzato e su misura per le tue esigenze specifiche. Chiedi come intende lavorare con te e come ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi.
Comunicazione e connessione
La comunicazione e la connessione sono fondamentali in qualsiasi rapporto di lavoro, soprattutto in quello con un Mental Coach. Assicurati di sentirti a tuo agio nell’interagire con il tuo Mental Coach e che ci sia una buona chimica tra voi due. Questo ti aiuterà a creare un’alleanza forte e a ottenere i massimi risultati dal lavoro insieme.
In conclusione, la scelta di lavorare con un Mental Coach dovrebbe essere valutata da chiunque decida di approcciarsi alla professione dello Sport Trading a 360°.
O meglio, da chi voglia affinare e valorizzare tutte le capacità personali che possono rivelarsi utili per svolgere in modo soddisfacente e proficuo questo meraviglioso lavoro.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.
da Davide Renna | Apr 4, 2024 | Crescita Personale
Il mio percorso imprenditoriale è ciò che mi ha fornito il giusto approccio e mi è stato di grande aiuto nella trasformazione della mia passione per lo Sport Trading in attività professionale, anche se a dire il vero sono sempre stato un imprenditore atipico, piuttosto “americano” nelle mie visioni e nei miei ragionamenti, non facili da applicare al contesto della micro imprenditorialità italiana.
Non mi ritengo un “grande” imprenditore, assolutamente, le mie aziende sono più che altro piccole realtà: tuttavia per me essere imprenditori è questione di approccio, non esclusivamente di risultato.
L’imprenditore è per me innanzitutto chi investe in un progetto con l’obiettivo di costruire qualcosa di grande.
Cosa significa per me avere una visione imprenditoriale
Investimento e Visione sono per me i primi due fattori caratterizzanti di un approccio imprenditoriale, caratteristiche imprescindibili per il mio approccio allo Sport Trading.
Investire, come in qualsiasi azienda
Non è possibile fondare un’attività imprenditoriale senza capitale iniziale, e allo stesso modo non è possibile affrontare il percorso da sport trader senza un budget iniziale. E intendo un budget iniziale a totale rischio come nel caso del capitale sociale da investire in questa tipologia di attività. E proprio come succede nel mondo imprenditoriale, il primo capitale deve provenire dal patrimonio personale dell’imprenditore, il quale, prima di raccogliere nuove fonti di finanziamento esterne deve dimostrare la bontà e la redditività della propria idea. La maggior parte delle aziende italiane questo aspetto non l’hanno ancora capito, poi si stupiscono quando gli vengono negati i finanziamenti richiesti.
Dal budget di investimento alla visione
Importante per me anche il concetto di visione, anch’esso parallelo tra mondo imprenditoriale e Sport Trading.
L’imprenditore investe per costruire qualcosa di grande, per sé e per la collettività, aumentando il suo livello di benessere, ottenendo la libertà finanziaria, sviluppando servizi utili per gli altri e contribuendo allo sviluppo di posti di lavoro e di scambi di mercato (fornitori, professionisti, consulenti). Sa bene, nel momento in cui investe aprendo la propria attività, che tale visione richiederà sacrificio e tempo, ma non può e non deve rinunciare alla sua visione.
Allo stesso modo chi si avventura nel percorso professionale dello Sport Trading, per giustificare il grado di rischio, il tempo, il denaro investito e gli sforzi per crescere in questo difficile ambito deve, a mio parere, avere obiettivi eccezionali, sia individuali sia collettivi.
In merito all’interesse collettivo, nel fare impresa è evidente, ma per quanto riguarda lo Sport Trading, dato che è un’attività finanziaria prettamente individuale, il collegamento è di sicuro meno diretto.
La finalità del progetto
In ogni settore però, per me vale sempre la stessa regola: per ricevere ed ottenere è fondamentale anche e soprattutto “dare” e per me non è possibile pensare di performare al massimo delle mie potenzialità soltanto per finalità individuali, o ancora peggio per accumulare ricchezza fine a sé stessa.
Quello che ho sempre osservato è che collegare le proprie ambizioni di rendimento a un obiettivo più grande, come ad esempio un progetto con finalità collettive, è molto più gratificante e stimolante, e sono convinto che incida positivamente nel setup globale dell’approccio psicologico a questa attività.
Il mio modo di individuare una finalità collettiva è molto semplice, nonché direttamente collegato al fare Impresa: un’ampia fetta della mia redditività è infatti direttamente canalizzata nelle mie aziende, il che mi permette di accelerare progetti di sviluppo esistenti, di sostenere nuove sperimentazioni, di assumere nuovo personale.
Da questo punto di vista il mio rapporto Impresa-Investimenti è differente rispetto all’ordinario. Di solito infatti le risorse economiche destinate agli investimenti dell’Imprenditore derivano dagli utili delle proprie Imprese; nel mio caso, non è per forza così. Accade anche che gli investimenti imprenditoriali siano finanziati dalle disponibilità personali e che la rendita degli investimenti confluisca in azienda: alla quale quindi afferiscono nuove risorse senza toglierne alcuna. Il tutto grazie alla mia attività di Sport Trading.
Fare Trading per creare e sviluppare Impresa è decisamente uno dei miei obiettivi.
Il ruolo dell’imprenditore
Approcciare il mondo dello Sport Trading al pari di un’attività imprenditoriale mi porta altri vantaggi come ad esempio sviluppare il giusto distacco.
Questo aspetto è sicuramente frutto di una concezione abbastanza atipica del ruolo imprenditoriale, soprattutto nel superamento dell’immagine degli imprenditori perennemente immersi nella propria azienda, accentratori e totalmente identificati con l’azienda stessa, e del vecchio concetto ormai obsoleto del “titolare” padre e padrone.
Ho sempre avviato e gestito le mie attività con una concezione diversa, perché sono innamorato follemente della mia libertà personale e non avrei mai potuto chiudermi dentro una sola realtà.
L’imprenditore è colui che investe in un progetto, in una missione, è colui che detta le linee guida e nelle piccole aziende, non avendo a disposizione ancora l’intera prima linea manageriale, può partecipare alla definizione della linea strategica.
L’imprenditore non è la sua azienda
Ma l’azienda è l’azienda e l’imprenditore è l’imprenditore, sono due figure distinte e differenti. L’imprenditore ha la funzione di dare supporto economico e indicare la via con l’obiettivo di far crescere la propria azienda.
L’azienda è dotata di una autonomia patrimoniale e gestionale indipendente dalla figura di chi l’ha fondata e sopravvive anche alla sua assenza, tant’è vero che le responsabilità possono essere delegate a figure manageriali e le quote societarie possono essere cedute potenzialmente senza impatto sull’attività quotidiana dell’azienda stessa.
Questa separazione di ruoli mi ha aiutato molto anche nel momento in cui, ad esempio, rappresento un ruolo manageriale ma non sono l’imprenditore, o magari non sono il solo.
Questo distacco mi ha aiutato anche nella mia attività di Sport Trader in cui è fondamentale non far coincidere la propria persona con un’attività professionale, che per definizione può andare bene o male, con conseguente impatto sul patrimonio iniziale, ma non sulla persona stessa.
Avere il giusto punto di vista mi aiuta a sviluppare e mantenere il giusto equilibrio, sempre fondamentale in questa tipologia di attività.
L’importanza del bilancio annuale
Un’altra similitudine importante tra Fare Impresa e Sport Trading è la rappresentazione dei risultati attraverso il bilancio annuale.
Il bilancio dell’anno è molto importante, perché in nessuna azienda si misura il benessere della stessa attraverso il fatturato giornaliero.
Allo stesso modo l’attività di Sport Trading è indipendente dal singolo movimento del giorno, e come qualunque attività aziendale misurerà il proprio rendimento secondo periodi decisamente più lunghi (mesi, trimestri, anno).
Ecco allora che il valore del bilancio annuale assume per me una centralità assoluta non solo per il rendimento in se stesso, ma anche per le scelte stesse.
La visione di lungo periodo
L’approccio imprenditoriale allo Sport Trading mi aiuta in questo caso a mantenere la visione di lungo periodo. Con meno ragionamento e una minore osservazione dei dati c’è il rischio, al contrario, di rimanere ancorati a una visione di breve periodo.
Il tutto vale sia per l’Imprenditoria sia per lo Sport Trading, che in realtà sono mondi ricchi di affinità e similitudini.
Per quanto mi riguarda, le differenze tra le due sono scomparse nel 2021, l’anno che ha decretato il passaggio da una gestione individuale a una gestione aziendale.
La mia attività di Sport Trader infatti non è più stata eseguita per finalità personali ma all’interno di un progetto aziendale di sviluppo e decisamente più esteso.
Svoltare mentalmente in questo modo mi ha permesso di mantenere il giusto distacco e di gestire contemporaneamente volumi e numeri più alti.
E non solo, è anche aumentato il livello di performance grazie al senso di responsabilità determinato dalla motivazione, ovvero un progetto di sviluppo che, grazie ad una base imprenditoriale concreta, è stato poi sviluppato anche su altre aree.
Essere gestore non più solo del mio patrimonio, ma di un patrimonio aziendale è stato per me fonte di motivazione e performance.
Alzare progressivamente il livello motivazionale è infatti un altro punto fondamentale nella configurazione del giusto approccio di uno Sport Trader professionista al mondo dello Sport Trading.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.
da Davide Renna | Mar 21, 2024 | Mindset
Da anni ho osservato il proliferare di metodi per “fare” Sport Trading, tutti proposti come infallibili e necessari.
Guide, manuali, software gestionali… numerose le soluzioni proposte come “le più efficaci” per districarsi nel mondo del trading sportivo verso il suo obiettivo di diventarne un professionista.
Soprattutto numeri, presentati come rimedio e possibilità per guadagnare, avere successo e vivere bene.
Il passo successivo, una volta diventato adulto e sulla base delle mie esperienze, è stato chiedermi quanto effettivamente contano i numeri nella vita.
Sono essenziali (e sufficienti) per chi vuole raggiungere dei traguardi significativi, oppure serve anche altro?
I numeri
Anche se attribuisco molta importanza ai numeri, con cui ho da sempre un ottimo feeling, credo che il loro utilizzo debba essere circoscritto a determinati ambiti.
Senz’altro l’analisi statistica aiuta a restringere con maggior precisione il campo delle possibili scelte, mentre un approccio data driven è funzionale a correggere la propria strategia e migliorarla continuamente, come ho appurato nel corso delle mie esperienze imprenditoriali.
È altresì vero che non si può definire tutto attraverso i numeri e che il sistema non può essere automatizzato del tutto seguendo una logica puramente matematica abbinata allo Sport Trading. La componente umana rappresenta un elemento altrettanto fondamentale, con il suo carico di consapevolezza e di percezioni individuali.
L’intuito
Viviamo in un’epoca storica dominata dalla razionalità e l’errore è cercare di etichettare tutto, ogni minima cosa, attraverso la logica e il raziocinio. Al contrario, il ruolo dell’intuito, delle percezioni, delle sensazioni e di tutto quel che può essere riferito alla sfera della sensibilità personale, viene demonizzato e relegato nell’ambito del superfluo e dell’inutile.
In realtà, invece, è bene coltivare la soggettività, perché da questa parte nobile della nostra psiche possiamo attingere capacità e potenzialità essenziali per il nostro approccio al mondo del lavoro e all’analisi dei dati.
Fidarsi di sé stessi e delle proprie intuizioni equivale a completare la razionalità, che pure è importante ma non esaustiva.
Un approccio integrato tra le due sfere aiuta infatti a produrre dati e performance notevolmente superiori rispetto al diffuso approccio basato sulla sola razionalità, poiché riesce a cogliere degli elementi raggiungibili solo attraverso la logica emozionale.
A questo punto è fondamentale imparare a riconoscere queste nostre risorse, a dar loro spazio e a valorizzarle per il contributo che possono offrire.
Non è semplice ma è possibile e il primo passo è cercare di capire quali siano le condizioni che ci permettono di accedere a tali potenzialità, che in fin dei conti sono già dentro di noi e pagano lo scotto della consapevolezza che ci manca.
Ma se abbiamo davvero la volontà di scoprire quanto il nostro intuito, assolutamente soggettivo, sia determinante per la riuscita nel lavoro e per il raggiungimento di un equilibrio personale, potremo trarne benefici percepibili nell’immediato.
L’arte di questa professione
La verità come sempre sta nel mezzo: credo sia corretto utilizzare la matematica e la razionalità all’interno dello Sport Trading per identificare e restringere il campo d’azione.
Definire binari indispensabili per una profittabilità nel lungo periodo rimane comunque un imperativo categorico per ottenere risultati tangibili e concreti, questo è importante sottolinearlo. Nello Sport Trading come in altre professioni di tipo imprenditoriale.
Ma all’interno di quei binari ritengo possa essere interessante e appagante muoversi anche con creatività, lasciando spazio alle sensazioni personali e alle percezioni più profonde che ognuno di noi ha dentro di sé.
Solo così è possibile procedere nella direzione di trasformare il proprio lavoro in una forma d’arte unica. Unica proprio perché è la componente soggettiva a renderla non replicabile.
Nello Sport Trading, matematica, scienza e intuito sono quindi elementi strettamente interconnessi per creare una professionalità solida e ben definita, e raggiungere gli obiettivi prefissati. Basta imparare a dosarli e ad assegnare a ognuno il posto che merita.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.