da Davide Renna | Ago 10, 2023 | Crescita Personale
L’insonnia è un nemico insidioso per chiunque, ma per uno sport trader può rivelarsi particolarmente dannoso.
La mente e il corpo hanno bisogno di un sonno rigenerante per affrontare le sfide quotidiane, e ancor di più quando si è impegnati nell’ambito del trading sportivo. Ho deciso di condividere la mia esperienza personale su come ho sconfitto l’insonnia in soli trenta giorni, migliorando non solo il mio benessere psicofisico ma anche il mio rendimento nello sport trading.
L’Importanza di un Sonno Regolare per lo Sport Trader
Il mondo dello sport trading è un ambiente dinamico e ad alta pressione, in cui prendere decisioni rapide e ponderate è fondamentale. Tuttavia, la mancanza di sonno può compromettere gravemente le capacità cognitive e decisionali.
Ricerche dimostrano che un sonno di scarsa qualità o insufficiente può portare a errori, indecisioni e ridotta concentrazione. Ecco perché ho deciso di affrontare l’insonnia e migliorare la mia salute mentale e fisica.
Il Mio Percorso per Sconfiggere l’Insonnia
1. Sveglia Sempre Alla Stessa Ora
L’orologio biologico ha bisogno di regolarità per funzionare al meglio. Ho iniziato a impostare una sveglia sempre alla stessa ora, stabilizzando il mio ritmo circadiano. Questo ha reso più facile addormentarmi alla sera e alzarmi al mattino.
2. Pisolini Sì, Ma con Limiti
Ho imparato che i power nap possono essere benefici, ma solo se brevi. Ho limitato i miei “pisolini” a massimo 30 minuti, utilizzando una sveglia per evitare di entrare nella fase REM e disturbare il mio sonno notturno.
3. Blocco delle Luci Blu
Le luci blu degli schermi e delle lampade possono influenzare i livelli di melatonina, l’ormone che regola il sonno. Ho adottato gli occhiali blue blocker dopo cena per proteggere il mio ritmo circadiano e favorire un sonno naturale.
4. Stop all’Alcol e Cena Leggera
L’alcol può alterare il sonno, quindi ho smesso di consumarlo dopo le 20. Inoltre, ho spostato la cena alle 19, optando per pasti leggeri e nutrienti. Questo ha migliorato la mia digestione e reso il sonno più confortevole.
5. Integrazione di Magnesio
Il magnesio è un minerale che può favorire il rilassamento muscolare e la tranquillità mentale. Ho iniziato a prendere integratori di magnesio prima di andare a letto, contribuendo a migliorare la qualità del mio sonno.
6. Stretching Serale
Ho aggiunto uno stretching serale alla mia routine prima di andare a letto. Questo aiuta a rilassare i muscoli e a liberare la tensione accumulata durante la giornata, favorendo un sonno più profondo.
7. Creare un Ambiente Ottimale per il Sonno
Ho regolato la temperatura della mia stanza e ho scoperto che una temperatura più bassa favorisce il sonno profondo. Inoltre, ho assicurato di dormire sempre ben coperto per evitare bruschi cali di temperatura corporea durante la notte.
8. Abbraccio del Sonno Appena Arriva
Quando arriva il sonno, non aspetto. Mi sono abituato ad andare a letto subito dopo aver avvertito i primi segni di stanchezza. Questo ha migliorato la mia efficienza nel dormire e ha reso i risvegli più freschi.
9. Journaling Prima di Andare a Letto
Il journaling, ovvero annotare i pensieri e le preoccupazioni prima di andare a letto, mi ha aiutato a liberare la mente da pensieri inutili. Questa pratica ha reso più rilassante il mio rituale pre-sleep e ha contribuito a migliorare il mio sonno.
Monitoraggio con l’Oura Ring
Per capire l’efficacia dei miei cambiamenti, ho utilizzato l’Oura Ring, un dispositivo che monitora la qualità del sonno e che già utilizzo da oltre un anno.
Questo strumento mi ha permesso di valutare, nel caso specifico dell’insonnia, ciò che funzionava e cosa poteva essere ulteriormente ottimizzato a livello comportamentale
Devo dire che i risultati sono stati straordinari. Oltre a sconfiggere l’insonnia, la mente è diventata più nitida, la capacità decisionale più accurata e il mio rendimento nello sport trading è cresciuto notevolmente.
Sconfiggere l’insonnia è stato un passo cruciale verso il raggiungimento del successo e del benessere nella mia vita da sport trader.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.
da Davide Renna | Ago 3, 2023 | Strumenti & Risorse
Un Inizio Promettente
Pinnacle, precedentemente conosciuto come Pinnacle Sports, ha fatto la sua apparizione nel mondo dello sport trading nel 1998. Da allora, è cresciuto e si è evoluto, divenendo una realtà incontestabile nel settore delle scommesse sportive. La sua reputazione è stata costantemente rinforzata dalla sua serietà, affidabilità e dall’attenzione ai dettagli.
Un Cambio d’Identità
Nel 2016, attraverso un rebranding, Pinnacle Sports è diventato semplicemente Pinnacle. Questo cambiamento è coinciso con l’acquisizione del dominio pinnacle.com, che ha ulteriormente rafforzato il suo posizionamento nel mercato. Anche se l’azienda mantiene molte informazioni riservate, è stato stimato che il volume d’affari annuale possa essere nell’ordine di miliardi di dollari, a dimostrazione dell’immensa fiducia che i clienti hanno in Pinnacle.
Presenza Globale
Con una base di clienti in oltre 100 paesi e offrendo i suoi servizi in 19 lingue diverse, l’ampia portata internazionale di Pinnacle è innegabile. La sede centrale dell’azienda si trova sull’isola di Curaçao, appartenente al Regno dei Paesi Bassi. La piena licenza e regolamentazione da parte del Governo delle Antille Olandesi assicura che Pinnacle operi nel pieno rispetto delle leggi, offrendo ulteriore tranquillità ai suoi utenti.
Il Mio Affetto per Pinnacle
Iniziai ad usare questa piattaforma nel 2006, e da allora, i passi in avanti dal punto di vista di utilizzatore sono stati enormi.
Passi che hanno visto un’evoluzione legata a:
- Affidabilità riconosciuta a livello mondiale. Pinnacle è diventato il mio punto di riferimento grazie alla sua ineguagliabile reputazione.
- Alti limiti di investimento. La piattaforma è ideale per chi, come me, è seriamente impegnato nello sport trading.
- Politica pro-professionisti. Contrariamente ad altri bookmakers, Pinnacle rispetta i trader di successo, evitando di penalizzarli.
- Customer service di alto livello. Sempre disponibile e reattivo, non mi ha mai deluso.
- Vasta offerta di eventi. Oltre agli sport tradizionali, Pinnacle mi ha offerto l’opportunità di scommettere sugli E-Games, confermando la loro dedizione all’innovazione.
- Velocità nelle transazioni. Essenziale per me è la possibilità di movimentare fondi rapidamente e senza intoppi.
Un Approccio Innovativo
Pinnacle ha sempre fatto dell’innovazione la sua bandiera. Lo si vede nel loro approccio “Welcome Winners”, che invita e accoglie scommettitori vincenti, differenziandosi nettamente dalla maggior parte degli altri bookmakers che limitano o chiudono i conti di chi ha successo. Inoltre, la loro precoce adozione e sostegno agli E-Sports li ha posizionati come leader in questo crescente mercato.
Una Leadership Visionaria
Guidato in qualità di CEO per ben 17 anni (dal 2006 al 2023) da Paris Smith, Pinnacle non mostra segni di rallentamento nella sua ascesa e continua a stabilire nuovi standard nel mondo dello sport trading.
La loro dedizione all’innovazione, unita a un impegno costante per la trasparenza e l’integrità, li rende una scelta naturale per chiunque sia seriamente interessato al mondo dello sport trading.
In conclusione, Pinnacle non è solo un bookmaker o una piattaforma di trading sportivo: è un partner fidato, che supporta e accompagna i suoi utenti nel loro percorso di crescita. La mia esperienza con loro ha dimostrato che, nel mondo delle scommesse, avere un alleato come Pinnacle è fondamentale per raggiungere nuovi livelli di successo.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.
da Davide Renna | Lug 27, 2023 | Sport Trading
Nel mondo del trading sportivo, alcune persone hanno ottenuto grande successo e riconoscimento grazie alle loro abilità nel gestire con successo i mercati di riferimento.
Questi trader hanno dimostrato di possedere competenze uniche, strategie innovative e una capacità eccezionale di analisi.
In questo articolo, esploreremo sei modelli di riferimento di successo nel trading sportivo, scoprendo le loro storie e approcci distintivi.
1. Tony Bloom – Il Visionario del Calcio e del Poker
Tony Bloom è un imprenditore britannico noto nel mondo del calcio e del poker. La sua passione per il calcio e per il mondo del Betting lo ha portato a diventare uno dei trader sportivi di maggior successo.
È il proprietario del Brighton & Hove Albion Football Club, e il suo impegno nel trading sportivo gli ha permesso di applicare con successo le strategie di approccio e analisi anche nel poker. La sua abilità nel valutare le probabilità e sfruttare le opportunità sul mercato lo ha reso una figura di spicco nel settore.
2. Matthew Benham – L ‘Analista Statistico Innovativo
Matthew Benham è il fondatore di Smartodds, una società di analisi statistica nel campo del trading sportivo. Il suo approccio innovativo nel trading si basa su modelli di dati avanzati e analisi statistiche sofisticate.
La sua esperienza nel settore del Betting gli ha permesso di acquisire il Brentford Football Club, dove ha applicato con successo le sue strategie basate sui dati per prendere decisioni informate nel trading sportivo.
Bob Voulgaris è un noto trader sportivo canadese-greco.
La sua abilità nel trading in ambito Betting, in particolare nel basket NBA, lo ha reso un nome di spicco nel settore. La sua capacità di analizzare complessi dati statistici e individuare opportunità di valore gli ha permesso di ottenere successi significativi.
4. Alan Thompson – L’Esperto delle Quote e delle Probabilità
Alan Thompson è un trader sportivo britannico noto per la sua vasta esperienza nel campo del trading sportivo.
Ha lavorato per diverse aziende del settore e ha sviluppato una reputazione di esperto nel valutare le quote e le probabilità nel trading sportivo. La sua abilità nell’analisi delle quote e nell’identificare opportunità di investimento gli ha permesso di ottenere risultati consistenti nel settore.
5. Joseph Buchdahl – L’Autore e Consulente del Trading Sportivo
Joseph Buchdahl è un autore, consulente e trader sportivo con sede nel Regno Unito.
È noto per aver scritto diversi libri sull’argomento del trading sportivo e fornisce consulenze a scommettitori e trader interessati ad affinare le loro strategie. La sua vasta conoscenza e la sua capacità di comunicare i concetti complessi del trading sportivo lo hanno reso un punto di riferimento per molti appassionati del settore.
6. Peter Webb – Il Maestro del Trading su Betfair
Peter Webb è un trader sportivo e autore di “Mastering Betfair: How to Make Serious Money Trading Betting Exchanges.”
Ha costruito una solida reputazione nel mondo del Betting grazie alla sua abilità nel trading sui mercati delle corse dei cavalli e del calcio. La sua esperienza nel trading su Betfair lo ha reso un punto di riferimento per molti trader sportivi, e il suo libro è diventato una risorsa essenziale per coloro che desiderano intraprendere il trading sportivo.
Perché reputo importanti i modelli di riferimento
Avere dei modelli di riferimento è fondamentale per chi vuole intraprendere una carriera di successo, anche se ritengo sia importante non tentare di omologarsi a tali modelli. Sono infatti convinto che ogni persona debba costruirsi il proprio know-how, guardando ai modelli come punto di riferimento in tema di ambizione, ma differenziando metodo, strategia, campo di applicazione ed obiettivi in base ai propri skill individuali.
Ad esempio, benché gran parte dei modelli di riferimento abbiano avuto successo grazie all’eccellenza dei propri modelli statistici e matematici, personalmente non ritengo che tale requisito sia fondamentale per uno Sport Trader.
Credo infatti che si possa intraprendere una grande carriera, anche con caratteristiche diverse, come la competenza tecnica nel proprio settore di riferimento o grazie all’abilità nei processi decisionali legati alla selezione dei propri investimenti.
Di certo, a prescindere dal proprio vantaggio competitivo (e quindi a prescindere dalla propria strategia/tattica), chiunque voglia avere successo in questo settore deve avere delle caratteristiche di eccellenza uniche: un mindset particolarmente sviluppato, coraggio e intraprendenza fuori dagli schemi e grandi abilità nel gestire il denaro.
I modelli di riferimento tracciano la strada, a ognuno di noi resta di trovare la propria.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.
da Davide Renna | Giu 29, 2023 | Sport Trading
Nei miei primi anni da Sport Trader, in quegli anni in cui ancora cercavo di capire se il mio sogno fosse realizzabile o meno, il Tennis Trading è stata una mia grande passione, oltre che un grande allenamento in ambito mindset.
Praticare quotidianamente il Tennis Trading è particolarmente difficile per lo stress psicofisico a cui ti sottopone e per il tanto tempo passato davanti al pc per seguire le lunghissime partite dei vari tornei principali.
Anche quando in seguito mi sono abituato alla tipologia di stress, dopo aver trovato e testato una strategia interessante e percorribile, ho deciso di non proseguire questo percorso proprio per questi motivi.
Credo infatti che uno dei segreti più importanti per avere successo in questo lavoro sia quello di trovare un equilibrio tra attività professionale e vita privata.
Avere la fortuna di poter fare un lavoro bellissimo, di poter gestire il proprio tempo, guadagnare discrete somme ma non avere tempo libero ed occasioni di vita sociale è per me assolutamente inutile.
Il Tennis Trading è stato però per me maestro di vita in ambito Sport Trading, e i suoi insegnamenti mi hanno di fatto reso uno Sport Trader migliore, offrendomi l’opportunità di applicare quanto appreso nel Tennis in uno sport più prevedibile e meno schizofrenico come il Calcio.
Ecco una sintesi dei principali insegnamenti del Tennis Trading:
Selezione degli Eventi
Il Tennis ti insegna che non puoi seguire ogni singola partita, ma devi imparare a selezionare.
Ogni settimana ci sono almeno due tornei importanti, uno maschile e uno femminile, e ognuno di essi conta un numero importante di eventi.
Ogni giorno quindi l’offerta è molto ampia ed è impossibile seguirli tutti, per cui impostare immediatamente dei criteri di selezione è questione di sopravvivenza.
Qui sostanzialmente nasce il mio processo decisionale basato sulla continua esclusione di candidati alla selezione, e alla continua riduzione delle possibilità di scelta.
Questa impostazione mi ha aiutato molto nella gestione dei weekend dedicati al calcio, in cui seguo in media 6 campionati, quindi indicativamente 60 eventi: tra questi devo selezionare solo 4-5 eventi o massimo 6.
Crescere a piccoli passi
Il mio approccio al Tennis Trading non è particolarmente indicato per una strategia “High Stake” come quella che solitamente applico nel Calcio.
L’impostazione strategica è spesso basata sul trovare alte quote (chi solitamente tra i due tennisti è visto dal mercato come sfavorito) e sull’intercettare, spesso in corso di evento, un movimento di quota in discesa per una classica operazione di Trading, dove si compra bene (quota alta) e si vende meglio (a quota più bassa).
La strategia quindi è spesso basata su una quantità di movimenti quotidiani superiore alla mia operatività ordinaria nel Calcio. Più movimenti a margini ridotti.
Sebbene la mia impostazione strategica successiva e attuale sia diametralmente opposta, il Tennis Trading ti insegna ad apprezzare i piccoli passi avanti e a percepire il risultato finale, il tuo obiettivo, come un insieme di piccoli passi, tanti in avanti e qualcuno necessariamente indietro.
In una strategia, come quella attuale, basata su pochi movimenti di alto valore, questo tipo di formazione mi ha aiutato a visualizzare il risultato globale di una stagione, da intendere come l’insieme di tanti piccoli passi quotidiani che determinano il rendimento della settimana, del mese e, mese dopo mese, dell’intera stagione.
È cambiata solo l’unità di misura, nel Tennis è il giorno mentre nel Calcio è la stagione, ma l’insegnamento è il medesimo: nessun boom, ma crescita passo dopo passo, giorno dopo giorno.
Accettare la sconfitta
Per un motivo molto simile a quello precedente il Tennis Trading mi ha allenato ad accettare la sconfitta e a considerarla come una parte naturale del processo, indipendentemente dalla natura dell’errore.
Come detto il Tennis Trading è basato su una molteplice quantità di movimenti quotidiani (mediamente 4/5) a margine ridotto, rispetto alla mia attuale strategia su Calcio che prevede 20/25 movimenti mensili ad alto valore, sia come investimento che come margine.
È comprensibile che 130/150 movimenti mensili, perlopiù riguardanti alte quote (quindi ragionando contro mercato) ti espone molto di più all’evento della sconfitta rispetto a 25 movimenti mensili eseguiti spesso in favore di mercato.
Le differenze nel rapporto vittoria/sconfitta sono importanti (il win rate, passa da un 55% a un 70%) e questo ti allena molto a percepire l’evento sconfitta come normale.
La verità incontrovertibile è che non puoi vincere sempre, sia perché la varianza fa parte del gioco, sia perché l’errore umano fa parte del processo di apprendimento.
Ma di fronte a questa realtà che sembra naturale e fisiologica per tutti, poi la verità è che la differenza nella reazione ad un evento avverso come la sconfitta, magari imprevista, magari ingiusta, fa la differenza tra un approccio professionale e quello amatoriale.
Un errore porta spesso ad una sensazione di frustrazione, una sconfitta può dare inizio a un periodo di til che si trasforma molto spesso in bad run, ovvero in sequenze di errori che possono incidere sul morale e sulle performance successive.
Nel Tennis puoi perdere un investimento corretto per una pallina fuori di un millimetro, una situazione molto più snervante rispetto ad altri sport, e per questo molto più allenante a livello di mindset.
Ragionare in termini di Trading
Il Tennis Trading è per sua natura molto più “Trading” rispetto al mondo del Calcio, dove i movimenti sono più compassati e in molti casi possono anche non muoversi fino all’esito finale.
Proprio per questo il Tennis mi ha allenato molto di più nello staccarmi dalla percezione “evento sportivo” o dal ragionamento legato al denaro, focalizzandomi su concetti come “marginalità” e privilegiando un approccio “data driven” basato sull’analisi statistica dei dati relativi ai propri movimenti.
Esattamente come prima, quello che nel Tennis succede in un arco temporale ridotto, come l’analisi del giorno o della settimana, nel Calcio succede nell’arco di un mese o di una stagione, ma il meccanismo è il medesimo, e quanto appreso è di notevole importanza.
Questo approccio mi ha insegnato a distaccarmi dalla percezione del denaro, permettendomi di impostare una strategia High Stake senza soffrire la pressione tipica di un investimento elevato.
Nella mia mente lo Stake (il valore di ogni mio singolo movimento) è semplicemente un numero determinato matematicamente da un rapporto con il Budget complessivo a disposizione.
Da questo punto di vista 10, 1.000 o 20.000 non fa differenza, e questo lo devo all’approccio “matematico”, più lucido e meno emotivo, formato grazie ad anni di Tennis Trading.
Tenere i nervi saldi
La molteplicità degli eventi quotidiani e il conseguente aumento della probabilità degli eventi avversi, alcuni di questi molto più assurdi rispetto al mondo del Calcio, come un nastro su break point che devia in modo decisivo e irreversibile la pallina fuori dal campo, mi ha allenato alla tenuta nervosa.
Il tempo di analisi, risposta, reazione, decisione è notevolmente limitato nel Tennis Trading e questo ti obbliga ad assorbire e ripristinare velocemente il tuo equilibrio psicologico in brevissimo tempo.
Non è affatto facile, ed è anche per questo che considero il Tennis Trading poco più di una passione e un perfetto campo di allenamento, ad esempio nella sessione estiva, quando i campionati europei sono fermi e quando l’erba di Wimbledon diventa spesso campo di ispirazione e appunto allenamento.
Difficile però per me tenere questo ritmo tutto l’anno; con range di investimento più elevati, tipici di un’attività professionale, avrei rischiato seriamente di non avere vita privata e altre attività.
Tuttavia l’insegnamento è prezioso perché esattamente come un calciatore professionista che durante la preparazione estiva mette a dura prova i propri muscoli con allenamenti di intensità maggiore rispetto al normale (i famosi gradoni di Zeman sono l’esempio più evidente), lo stesso succede dal punto di vista psicologico: quando torni poi al ritmo normale tutto ti sembra più semplice e naturale.
Imparare a fermarsi
Il ritmo frenetico del Tennis Trading ti aiuta a capire quando è il caso di fermarti. In una giornata potresti eseguire anche 10 movimenti ma in modo naturale mi capitava di percepire che 5 erano sufficienti.
Sono abbastanza abitudinario e credo, per il mio modo di apprendere e di vivere, che una buona abitudine si debba costruire attraverso piccoli passi quotidiani. Per questo motivo non amo fermarmi, anche se ogni tanto è necessario.
Grazie al Tennis Trading ho imparato ad ascoltare il mio corpo e a percepire chiaramente quando il piacere si stava trasformando in dovere perdendo quel lato ludico che per me rimane fondamentale.
In questo modo, traslato in una strategia come quella attuale, anche se molto meno provante a livello di ritmo e di tempo, ho capito che scegliere ogni tanto di interrompere un ritmo ordinario e preconfigurato, magari per godersi una domenica completamente libera (investendo sui campionati europei i miei weekend sono spesso molto più densi rispetto alla settimana) non è affatto un male, anzi può aiutare a ricaricare le batterie per amplificare le mia percezioni e le mie intuizioni nei periodi immediatamente successivi.
Imparare ad aspettare
Imparare ad aspettare è stata per me la sfida più difficile; sono sempre stato veloce e spesso impulsivo, mosso dalla voglia di passare immediatamente all’azione.
In una disciplina molto più “Trading” come il Tennis rispetto al Calcio, è fondamentale attendere il momento giusto per entrare e per uscire, e a volte per pazientare.
L’evento tennistico dal punto di vista dell’andamento delle quote è spesso schizofrenico, a volte può succedere che entri nel momento sbagliato e la quota anziché scendere aumenta vertiginosamente perché il match in quel momento prende una direzione diversa rispetto a quella che avevi previsto.
Ma non vuol dire che non possa tornare al punto di partenza per uscirne con un pareggio o addirittura che non si possa rovesciare la situazione per uscirne con
Una partita di tennis è molto lunga già quando giocano al meglio dei 3 set, nei grandi slam dove giocano al meglio dei 5 è lunghissima e può succedere di tutto.
È lì che si forgia l’abilità nell’aspettare, nel limitare l’eccitazione legata al desiderio di azione privilegiando il lucido equilibrio che ti permette di trovare il timing giusto per entrare e uscire. Tutta questione di esperienza e di esercizio.
Nel Calcio succede di meno, ma questo approccio acquisito all’inizio mi aiuta ad attendere il giusto per investire, selezionando in modo lucido tra la moltitudine di opportunità che il palinsesto mi pone continuamente davanti.
In un approccio High Stake questo è ancora fondamentale, controllare la voglia incredibile di azione che è fisiologica per attendere il momento giusto in cui sferrare l’attacco vincente.
Un po’ come un’aquila in contemplazione prima di sferrare l’attacco alla preda, saper aspettare il momento giusto è decisivo.
Allenare la disciplina
Allenare la disciplina non è affatto semplice; ricordo che inizialmente scrivevo le regole fondamentali della mia strategia e usavo mia moglie come “controllore”.
È questione di formazione, forse anche culturale: un tedesco è più portato a seguire le regole (a casa sua) e forse manca di creatività, mentre un italiano è spesso riluttante alla regola, ma è al contrario un’esplosione di creatività e di problem solving.
Il Tennis Trading ti insegna ad essere rigoroso, a codificare i pattern e le situazioni in cui, secondo la tua strategia, è consigliabile entrare e ad evitare le eccezioni in quanto i margini ridotti non permettono uscite fuori dal percorso.
Sicuramente allenante e anche adesso il mio approccio strategico è costituito da codifiche abbastanza rigide di comportamento, ancora più utili quando gli importi di investimento salgono in modo importante.
Ho sempre ritenuto, infatti, che la tutela principale del mio budget investito fosse questa, la codifica precisa delle situazioni in cui muoversi, validate e confermate anno dopo anno grazie all’esperienza, ai dati e ai risultati.
Il mio sistema di regole infatti si arricchisce ogni anno, ampliando le possibilità di manovra rispetto ai movimenti che sono risultati vincenti, come eccezioni, nell’anno precedente.
Per arricchire ogni anno il portafoglio dei movimenti codificati è tuttavia necessario lasciare spazio alla fantasia, alla creatività, all’ispirazione e alla sperimentazione.
Per questo motivo dedico una parte ridotta del budget annuale a movimenti liberi a stake ridotto nell’ambito dei quali sperimento, libero la mia fantasia e mi apro a nuove conoscenze.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.
da Davide Renna | Giu 8, 2023 | In evidenza, Sport Trading
Il concetto di Sport Trading, o Trading Sportivo, è relativamente recente.
Spesso viene erroneamente confuso con le attività relative alle scommesse sportive, anche se queste ultime sono solitamente più legate al termine Betting che al concetto di Trading.
Il Trading in ambito sportivo è un concetto molto più vicino alle attività di compravendita nell’ambito dei mercati azionari.
La differenza è però sostanziale: nel Trading Azionario l’oggetto della compravendita sono le azioni o i titoli, le quali rappresentano quote societarie e quindi variano giornalmente in base all’andamento delle società stesse.
Nello Sport Trading l’oggetto della compravendita è rappresentato da una quota che riflette l’andamento di un evento sportivo, o una parte di esso, e che varia al variare delle possibilità di esito positivo di quel determinato evento.
Il principio di base è lo stesso: bisogna comprare bene e vendere meglio, e capitalizzare la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di rivendita.
Cambia quindi il contesto, ma non l’approccio.
Uno Sport Trader è quindi un professionista specializzato in questa tipologia di investimenti legati al mercato degli eventi sportivi, capace di interpretare l’andamento degli eventi stessi, stimare le probabilità di riuscita di un evento, leggere la potenziale variazione di una quota, e quindi investire correttamente una frazione del proprio capitale per ottenere un profitto.
Differenza tra Sport Trading e Scommesse Sportive
Mi viene in mente un’immagine molto semplice e divertente per rendere l’idea sulle differenze tra Trading Sportivo e Scommesse Sportive.
Tutti noi da bambini ci siamo cimentati in piccole attività “commerciali”: mi riferisco ad esempio ai classici mercatini dell’usato che solitamente i bambini organizzano all’interno del proprio quartiere o, come nel mio caso alla compravendita/scambio di figurine o biglie con i propri amici o compagni di classe.
Non serve spiegare quanto queste attività, ludiche e primitive, siano effettivamente differenti dall’avere un negozio, organizzare una piccola attività commerciale o addirittura gestire una piccola azienda.
Ecco, chi si cimenta nell’ambito delle scommesse sportive è il bambino che, con pure finalità ludiche, si cimenta in qualche modo in un’attività commerciale.
Quando si parla di Sport Trading, la differenza la fa soprattutto l’approccio psicologico, metodologico e professionale con il quale si eseguono specifici movimenti finanziari.
E tali differenze sono dirette conseguenze di un obiettivo differente.
Giocare, divertirsi, seguire le partite della propria squadra del cuore o cercare di incrementare le proprie rendite mensili di qualche euro, utile a permettersi una cena in più al ristorante, sono obiettivi molto diversi di chi, attraverso un approccio professionale, vuole far diventare questa attività il proprio lavoro, la propria professione o la fonte principale delle proprie entrate.
Nel secondo caso cambia tutto.
Certo cambiano metodi e strumenti, perché di certo la cassetta degli attrezzi di un artigiano di professione è molto diversa dal tipico marito che si cimenta nel fai da te domenicale (immagine che non mi riguarda).
Ma soprattutto cambiano pressioni e responsabilità che devi essere in grado di poter reggere, indipendentemente dal tipo di risultato che verrà raggiunto.
Cambia la finalità, e quindi cambia tutto il resto, anche se apparentemente sembrano due movimenti simili, esattamente come chi manovra il seghetto per puro diletto o per costruire un armadio.
Ed è per questo motivo che nei miei contenuti raramente racconto di come tecnicamente eseguire un movimento (ogni professionista ha il suo modo e impara sulle proprie spalle) ma preferisco raccontare di come conoscere, comprendere, sviluppare e migliorare il vero elemento di differenziazione tra un dilettante e un professionista, la crescita del proprio mindset e del proprio metodo.
Il Betting Exchange
Questa definizione di Sport Trading richiama immediatamente l’ambito per il quale è diventando maggiormente famoso, ovvero il Betting Exchange, definito anche come la “Borsa delle Scommesse Sportive” (richiamando ancora una volta un accostamento che non condivido) ovvero una piattaforma sulla quale ciascun utente può comprare e vendere quote relative ad eventi sportivi.
La piattaforma più famosa è sicuramente quella di Betfair, che da qualche anno si è diffusa anche nella sua versione con licenza italiana permettendo anche agli utenti amatoriali di avvicinarsi al meccanismo del punta/banca, meccanismo appunto attraverso il quale puoi comprare o vendere le quote relative all’evento sportivo di riferimento.
Betfair è quindi un mercato aperto dove gli utenti comprano o vendono quote, l’uno contro l’altro e in cui il gestore della piattaforma ricava una commissione per qualunque movimento vincente (in realtà su qualunque movimento in generale, perché per ogni utente che perde esiste sempre un utente che vince).
Questa piattaforma è una recente novità soltanto per il mercato italiano o per utenti neofiti, in quanto qualunque professionista conosce ed ha utilizzato Betfair nella sua versione internazionale (Betfair.com) da molti anni.
Betfair nasceva nell’agosto 1999 (personalmente ho creato il mio primo account nel 2002) e rappresentava un’autentica rivoluzione in quegli anni in ambito professionistico, soprattutto per la gestione dei mercati live.
Negli anni successivi, l’impossibilità di avere un accesso regolare a causa delle limitazioni imposte dal governo italiano (per difendere i suoi interessi monopolistici) è stato un fattore determinante nella mia decisione di andar via dall’Italia.
A distanza di 22 anni utilizzo ancora con profitto e divertimento questo tipo di piattaforme soprattutto per i miei “allenamenti” in ambito tennistico e per qualche movimento importante di tipo “live” anche se questo tipo di approccio strategico non è da tempo il mio approccio principale.
Non Solo Compra e Vendi
Il Trading Sportivo però non è solo attività di compravendita di quote, ma anche un’attività di investimento (quindi di acquisto) che può anche non prevedere una rivendita.
Una differenza sostanziale tra il mercato del Trading Sportivo e quello finanziario è che gli eventi oggetto del mercato sportivo sono eventi a tempo determinato, ovvero arrivano ad avere un esito in un breve lasso di tempo.
Questo non succede quando compri quote azionarie di una società, dove esiste solo un andamento e mai un esito finale.
L’esistenza di un esito finale quindi è un elemento differenziante tra le due tipologie di attività e permette quindi di scegliere un approccio non necessariamente legato alla vendita successiva della quota acquistata.
Attualmente, la mia strategia si focalizza non sulla selezione di quote destinate a variazioni positive nel breve termine (Trading), ma su quelle che rappresentano accuratamente, o idealmente a mio favore, le probabilità di un esito previsto per un evento.
Questa scelta incide molto sui miei processi decisionali, soprattutto quelli legati alla valutazione del prezzo di acquisto.
La mia priorità è infatti quella di investire su un evento che si concluda con l’esito previsto, dove il fattore prezzo di acquisto è ovviamente valutato ma secondario rispetto alla valutazione relativa all’esito dell’evento.
Concludendo, lo Sport Trading rappresenta una forma avanzata, metodologica e professionale di interagire con il mondo delle quote sportive. Non si tratta semplicemente di “scommettere”, ma di un’attenta analisi delle probabilità, della psicologia del mercato e di una costante crescita personale e professionale.
Così come in ogni professione, non è l’attrezzo che fa l’artigiano, ma la maestria con cui lo utilizza. La stessa quotazione può essere vista da un dilettante come una scommessa e da un professionista come un’opportunità di investimento.
La differenza sta nell’approccio, nella preparazione e nella visione.
E, come in ogni percorso professionale, la chiave del successo risiede non solo nella tecnica, ma anche nella crescita continua, e l’adattabilità e, soprattutto, nella passione per ciò che si fa.
Il concetto di Sport Trading è relativamente recente e spesso viene confuso con le attività relative alle scommesse sportive.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.