Come ho affrontato le mie paure nell’ambito dello Sport Trading? Il viaggio che mi ha portato verso il professionismo è stato un percorso lungo, tortuoso ma al tempo stesso piacevole di miglioramento personale.
Se ci pensiamo, è infatti impossibile scindere individuo e professione, e se è vero per qualsiasi attività lavorativa, lo è ancor più per le discipline come quelle dello Sport Trading che prevedono performance individuali e non di gruppo.
Quando lavori da solo puoi contare solo su te stesso e ogni piccolo miglioramento nel tuo equilibrio personale si ripercuote in modo diretto sulla performance professionale.
Per quanto mi riguarda, lavorare sui miei punti deboli è stato decisivo per la crescita delle mie prestazioni.
Limitare i difetti, per ottenere più successo
Sono fermamente convinto che limitare i propri difetti sia molto più importante che potenziare i propri talenti.
Il ragionamento che sta alla base è molto semplice: devo portare in equilibrio i difetti e i pregi, così da arrivare sostanzialmente a un pareggio.
L’ideale sarebbe anche andare oltre e limitare il più possibile i difetti e le cose che so fare male, per portarle ad un livello neutro in cui non hanno più valore e importanza.
In questo modo i pregi, le potenzialità e le cose che so fare bene diventano il mio valore aggiunto.
Proprio per questo ho sempre avuto una piccola ossessione: limitare i miei punti deboli prima di potenziare i punti di forza.
I punti deboli possono essere legati al mindset (paure, convinzioni limitanti, “bias cognitivi”) o avere natura tecnico-strategica.
Nel mio percorso verso l’ottimizzazione del metodo ho dedicato attenzione a entrambi gli aspetti, anche se ovviamente quelli legati al mindset hanno avuto un peso differente.
Per prima cosa mi sono occupato della gestione della paura, e ancora ci sto lavorando.
Le paure sono più diffuse di quanto non si pensi. Tutti ne abbiamo, di manifeste o inconsapevoli, a volte subdole. Ma è importante capire quanto sia grande il loro impatto sulle prestazioni lavorative e sull’approccio mentale.
Che cos’è una paura?
Tra le numerose definizioni di paura, quella che mi è stata più utile è stata la versione di Jared Tendler nel “Mental Game del Poker”. Qui la paura viene definita come un accumulo di ansia derivante da un’incertezza, ovvero da domande a cui non abbiamo ancora dato risposta.
Questa descrizione semplice e immediata relativa all’emozione della paura mi ha stimolato a cercare le domande non risposte che potevano essere alla base delle mie paure.
Ho subito capito che la capacità di porsi delle domande è sempre indice di una forza interiore incredibile.
Da lì passare all’azione è stato facile e naturale: ho iniziato a pormi delle domande, a scriverle, anche a lasciarle anche senza risposta.
Poi ho aspettato che le risposte prendessero forma, in modo più o meno consapevole.
Questo è stato un passo molto importante per la mia crescita personale e professionale, e ha portato alla risoluzione delle mie paure più grandi.
Questo percorso ha poi avuto un’accelerazione importante quando ho conosciuto il pensiero di Igor Sibaldi e la sua visione, che ha contribuito a far crescere in me la consapevolezza e la determinazione.
D’altronde chi si impegna in un lavoro non codificato, spesso discriminato dall’opinione pubblica, povero di certezze ma carico di rischi, o è un pazzo oppure è destinato a vedere il mondo in modo diverso rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei.
“L’antidoto della paura non è il coraggio”, afferma Igor Sibaldi, perché quando arriva il coraggio nella tua mente la paura ti ha già condizionato e quindi ha già vinto. Il coraggio è una reazione alla paura.
“La paura va anticipata e si sconfigge cambiando completamente la situazione in cui ti trovi, la paura si sconfigge attraverso il desiderio di conoscenza di qualcos’altro, attraverso il cambiamento radicale della tua personalità. Non si tratta solo di affrontare la paura, si tratta di essere più grandi della propria paura, e questo si può ottenere solamente crescendo al di là delle proprie possibilità.
Come si fa? Facendosi domande, le più profonde, le più autentiche.
Il desiderio di conoscenza è il vero nemico della paura e il suo antidoto”.
Questo punto di vista è stato per me fondamentale e stimolante per iniziare ad affrontare le mie principali paure nello Sport Trading, consapevole che comprendendole, limitandole e superandole avrei dato una svolta incredibile alle mie performance da Sport Trader.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.