Il mio percorso imprenditoriale è ciò che mi ha fornito il giusto approccio e mi è stato di grande aiuto nella trasformazione della mia passione per lo Sport Trading in attività professionale, anche se a dire il vero sono sempre stato un imprenditore atipico, piuttosto “americano” nelle mie visioni e nei miei ragionamenti, non facili da applicare al contesto della micro imprenditorialità italiana.
Non mi ritengo un “grande” imprenditore, assolutamente, le mie aziende sono più che altro piccole realtà: tuttavia per me essere imprenditori è questione di approccio, non esclusivamente di risultato.
L’imprenditore è per me innanzitutto chi investe in un progetto con l’obiettivo di costruire qualcosa di grande.
Cosa significa per me avere una visione imprenditoriale
Investimento e Visione sono per me i primi due fattori caratterizzanti di un approccio imprenditoriale, caratteristiche imprescindibili per il mio approccio allo Sport Trading.
Investire, come in qualsiasi azienda
Non è possibile fondare un’attività imprenditoriale senza capitale iniziale, e allo stesso modo non è possibile affrontare il percorso da sport trader senza un budget iniziale. E intendo un budget iniziale a totale rischio come nel caso del capitale sociale da investire in questa tipologia di attività. E proprio come succede nel mondo imprenditoriale, il primo capitale deve provenire dal patrimonio personale dell’imprenditore, il quale, prima di raccogliere nuove fonti di finanziamento esterne deve dimostrare la bontà e la redditività della propria idea. La maggior parte delle aziende italiane questo aspetto non l’hanno ancora capito, poi si stupiscono quando gli vengono negati i finanziamenti richiesti.
Dal budget di investimento alla visione
Importante per me anche il concetto di visione, anch’esso parallelo tra mondo imprenditoriale e Sport Trading.
L’imprenditore investe per costruire qualcosa di grande, per sé e per la collettività, aumentando il suo livello di benessere, ottenendo la libertà finanziaria, sviluppando servizi utili per gli altri e contribuendo allo sviluppo di posti di lavoro e di scambi di mercato (fornitori, professionisti, consulenti). Sa bene, nel momento in cui investe aprendo la propria attività, che tale visione richiederà sacrificio e tempo, ma non può e non deve rinunciare alla sua visione.
Allo stesso modo chi si avventura nel percorso professionale dello Sport Trading, per giustificare il grado di rischio, il tempo, il denaro investito e gli sforzi per crescere in questo difficile ambito deve, a mio parere, avere obiettivi eccezionali, sia individuali sia collettivi.
In merito all’interesse collettivo, nel fare impresa è evidente, ma per quanto riguarda lo Sport Trading, dato che è un’attività finanziaria prettamente individuale, il collegamento è di sicuro meno diretto.
La finalità del progetto
In ogni settore però, per me vale sempre la stessa regola: per ricevere ed ottenere è fondamentale anche e soprattutto “dare” e per me non è possibile pensare di performare al massimo delle mie potenzialità soltanto per finalità individuali, o ancora peggio per accumulare ricchezza fine a sé stessa.
Quello che ho sempre osservato è che collegare le proprie ambizioni di rendimento a un obiettivo più grande, come ad esempio un progetto con finalità collettive, è molto più gratificante e stimolante, e sono convinto che incida positivamente nel setup globale dell’approccio psicologico a questa attività.
Il mio modo di individuare una finalità collettiva è molto semplice, nonché direttamente collegato al fare Impresa: un’ampia fetta della mia redditività è infatti direttamente canalizzata nelle mie aziende, il che mi permette di accelerare progetti di sviluppo esistenti, di sostenere nuove sperimentazioni, di assumere nuovo personale.
Da questo punto di vista il mio rapporto Impresa-Investimenti è differente rispetto all’ordinario. Di solito infatti le risorse economiche destinate agli investimenti dell’Imprenditore derivano dagli utili delle proprie Imprese; nel mio caso, non è per forza così. Accade anche che gli investimenti imprenditoriali siano finanziati dalle disponibilità personali e che la rendita degli investimenti confluisca in azienda: alla quale quindi afferiscono nuove risorse senza toglierne alcuna. Il tutto grazie alla mia attività di Sport Trading.
Fare Trading per creare e sviluppare Impresa è decisamente uno dei miei obiettivi.
Il ruolo dell’imprenditore
Approcciare il mondo dello Sport Trading al pari di un’attività imprenditoriale mi porta altri vantaggi come ad esempio sviluppare il giusto distacco.
Questo aspetto è sicuramente frutto di una concezione abbastanza atipica del ruolo imprenditoriale, soprattutto nel superamento dell’immagine degli imprenditori perennemente immersi nella propria azienda, accentratori e totalmente identificati con l’azienda stessa, e del vecchio concetto ormai obsoleto del “titolare” padre e padrone.
Ho sempre avviato e gestito le mie attività con una concezione diversa, perché sono innamorato follemente della mia libertà personale e non avrei mai potuto chiudermi dentro una sola realtà.
L’imprenditore è colui che investe in un progetto, in una missione, è colui che detta le linee guida e nelle piccole aziende, non avendo a disposizione ancora l’intera prima linea manageriale, può partecipare alla definizione della linea strategica.
L’imprenditore non è la sua azienda
Ma l’azienda è l’azienda e l’imprenditore è l’imprenditore, sono due figure distinte e differenti. L’imprenditore ha la funzione di dare supporto economico e indicare la via con l’obiettivo di far crescere la propria azienda.
L’azienda è dotata di una autonomia patrimoniale e gestionale indipendente dalla figura di chi l’ha fondata e sopravvive anche alla sua assenza, tant’è vero che le responsabilità possono essere delegate a figure manageriali e le quote societarie possono essere cedute potenzialmente senza impatto sull’attività quotidiana dell’azienda stessa.
Questa separazione di ruoli mi ha aiutato molto anche nel momento in cui, ad esempio, rappresento un ruolo manageriale ma non sono l’imprenditore, o magari non sono il solo.
Questo distacco mi ha aiutato anche nella mia attività di Sport Trader in cui è fondamentale non far coincidere la propria persona con un’attività professionale, che per definizione può andare bene o male, con conseguente impatto sul patrimonio iniziale, ma non sulla persona stessa.
Avere il giusto punto di vista mi aiuta a sviluppare e mantenere il giusto equilibrio, sempre fondamentale in questa tipologia di attività.
L’importanza del bilancio annuale
Un’altra similitudine importante tra Fare Impresa e Sport Trading è la rappresentazione dei risultati attraverso il bilancio annuale.
Il bilancio dell’anno è molto importante, perché in nessuna azienda si misura il benessere della stessa attraverso il fatturato giornaliero.
Allo stesso modo l’attività di Sport Trading è indipendente dal singolo movimento del giorno, e come qualunque attività aziendale misurerà il proprio rendimento secondo periodi decisamente più lunghi (mesi, trimestri, anno).
Ecco allora che il valore del bilancio annuale assume per me una centralità assoluta non solo per il rendimento in se stesso, ma anche per le scelte stesse.
La visione di lungo periodo
L’approccio imprenditoriale allo Sport Trading mi aiuta in questo caso a mantenere la visione di lungo periodo. Con meno ragionamento e una minore osservazione dei dati c’è il rischio, al contrario, di rimanere ancorati a una visione di breve periodo.
Il tutto vale sia per l’Imprenditoria sia per lo Sport Trading, che in realtà sono mondi ricchi di affinità e similitudini.
Per quanto mi riguarda, le differenze tra le due sono scomparse nel 2021, l’anno che ha decretato il passaggio da una gestione individuale a una gestione aziendale.
La mia attività di Sport Trader infatti non è più stata eseguita per finalità personali ma all’interno di un progetto aziendale di sviluppo e decisamente più esteso.
Svoltare mentalmente in questo modo mi ha permesso di mantenere il giusto distacco e di gestire contemporaneamente volumi e numeri più alti.
E non solo, è anche aumentato il livello di performance grazie al senso di responsabilità determinato dalla motivazione, ovvero un progetto di sviluppo che, grazie ad una base imprenditoriale concreta, è stato poi sviluppato anche su altre aree.
Essere gestore non più solo del mio patrimonio, ma di un patrimonio aziendale è stato per me fonte di motivazione e performance.
Alzare progressivamente il livello motivazionale è infatti un altro punto fondamentale nella configurazione del giusto approccio di uno Sport Trader professionista al mondo dello Sport Trading.
Davide Renna è un imprenditore ed esperto di trading sportivo, dedicato a promuovere la crescita finanziaria e l’innovazione.