La mia esperienza con il Biohacking

Davide Renna

 È passato ormai diverso tempo dal mio primo incontro con il Biohacking.

Cosa si intende per Biohacking? In parole semplici, si tratta di una riprogrammazione delle abitudini e dello stile di vita della persona ai fini del raggiungimento di una serie di obiettivi a livello di benessere mentale e fisico.

È stato ad inizio 2023 quando ho selezionato chi mi potesse introdurre e seguire in questo nuovo mondo.

Per chi già mi conosce, mi occupo prevalentemente di Trading, Attività Finanziarie e Investimenti, oltre ad essere anche Imprenditore con 3 aziende in Italia e 1 in Slovenia.

Nelle mie attività il setting mentale e la qualità dei processi decisionali sono tutto.

E per portare a un livello superiore la mia mente avevo bisogno di portare a un livello superiore anche il mio corpo.

Le resistenze iniziali e i primi passi nel biohacking

L’inizio non è stato dei migliori, ovviamente per colpa mia. Spesso, di fronte a importanti cambiamenti nelle abitudini di vita, ci si trova di fronte ad alibi e resistenze di ogni tipo.

Di fatto ho cominciato nel mese di luglio, con gli esami di medicina di precisione (DNA, microbiota e ormonale) fondamentali per fotografare il mio stato iniziale.

Una volta ricevuti gli esiti, sono stato affiancato a tre professionisti differenti, ognuno specializzato nel proprio ambito: un Biohacker, un nutrizionista ed un trainer per la parte di allenamento. Il tutto al fine di interpretare gli esiti dei test e impostare il miglior percorso adatto a me.

In un clima assolutamente empatico e disteso ho fin da subito esposto il mio obiettivo, quello di un progetto a lungo termine.

Questo credo sia stato assolutamente uno degli aspetti più importanti: scegliere il Biohacking come stile di vita e non come temporanea panacea di tutti i mali. 

E per fare questo avevo bisogno di introdurre nuovi concetti all’interno delle mie routine e farli diventare pian piano delle abitudini consolidate. Senza forzare la mano con tempi e modalità, cercando di introdurre tutto e subito. 

Ma, semplicemente, ragionando per priorità.

Primo grande obiettivo: regolare il sonno

Da subito, ci siamo dedicati al mio tallone d’Achille, la gestione del sonno, fino a quel momento disastrosa. Cattiva qualità del sonno e insonnia erano il mio pane quotidiano.

Il problema del sonno condizionava molto il mio equilibrio, la mia rapidità mentale e di conseguenza le mie performance.

Primo passo: acquistare Oura Ring.

Sono un appassionato dell’hacking a tutti i livelli, dal marketing con il Growth Hacking al Trading i suoi principi sono applicabili ovunque. E il principio cardine è che senza misurazione non c’è sperimentazione, e senza sperimentazione non c’è miglioramento.

Grazie a Oura Ring ho quindi potuto dare uno score numerico al mio disastroso dato iniziale e apprezzare via via i miglioramenti attraverso le novità che andavo a introdurre a mano a mano.

In soli 2 mesi il mio scoring è passato da un 72 di media, caratterizzato da alcuni down davvero preoccupanti (50 nelle mie notti peggiori), a una media di 82 con il raggiungimento di maggior equilibrio e costanza nel tempo.

Queste le pratiche che hanno maggiormente influito sul risultato:

  • sveglia sempre allo stesso orario (ore 7.00 anche quando vado a letto tardi, anche sabato e domenica)
  • per quanto possibile vado a dormire sempre nella stessa fascia oraria, intorno alle 23.
  • utilizzo occhiali blueblockers per tutta la serata
  • pratica del journaling prima di andare a letto
  • 10 minuti di meditazione prima di andare a letto con Toni Binaurali Theta in cuffia
  • orario di cena anticipato dalle 20 alle 19

Correggere il disordine nel sonno mi ha portato benefici enormi. Ricominciare a dormire per certi versi è come ricominciare a vivere!

Secondo obiettivo: integrazione alimentare

Una volta corretto il problema principale ero motivatissimo a capire a quale tra i moltissimi consigli ricevuti, potessi attingere per accrescere ancora il mio benessere.

In quel momento ho valutato che il secondo step potesse essere l’integrazione.

La mia alimentazione è da molti anni ottimizzata a buon livello: prevalentemente proteica, ricca di frutta e verdura e a ridotto consumo di carboidrati e zuccheri. Il tutto fortunatamente per gusto personale e non per imposizione.

Tuttavia non avevo considerato la possibilità e il beneficio di fornire al mio corpo anche ulteriori apporti sotto forma di integrazione: questo secondo step ha notevolmente ottimizzato il mio livello di energia e ha iniziato a contribuire a un altro mio obiettivo, quello del dimagrimento.

Terzo obiettivo: dimagrire

Il mio punto di partenza erano i 76 kg di Marzo 2022, non troppi ma inadeguati alla mia altezza di 170 cm. 

Già dopo un anno pesavo 68 kg e credo che il risultato sia stato straordinario in quanto ottenuto in un lasso di tempo adeguato, senza eccessive rinunce (anzi, per lavoro viaggio molto e ceno fuori anche 3/4 volte a settimana) e consolidato dalle nuove abitudini.

Corpo leggero significa mente leggera ed è un beneficio enorme che avverto quotidianamente.

Sonno e Integrazione sono stati fondamentali per questo risultato, ma il terzo successivo step è stato determinante: l’introduzione del digiuno intermittente.

Dato che mi piace procedere per gradi, ho atteso il consolidamento dei primi due step prima di fare questo atteso quanto temuto passo. Di fatto ho introdotto il digiuno soltanto a gennaio di quest’anno.

Che dire, sono rimasto meravigliato! È incredibile il beneficio energetico fornito da questa semplice pratica!

Lo definisco semplice in quanto il regime di digiuno introdotto è assolutamente leggero. 

Si tratta di 16 ore tra la cena e il pranzo del giorno successivo (praticamente salto solo la colazione) per 3 volte a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì).

Inizialmente ero preoccupato, temevo mal di testa e sofferenza, e invece fin dal primo giorno ho capito quanto spesso ci si alimenti per consuetudine sociale piuttosto che per reale necessità biologica.

Ed è altrettanto incredibile l’incremento energetico e l’aumentata lucidità mentale che ti fornisce tale pratica.

Quarto obiettivo: forma fisica perfetta

All’ultimo mese del programma intrapreso, ero ancora più deciso a salire ulteriormente di livello. Certo rinfrancato e motivato dai risultati precedenti, devo dire che è stato molto facile.

Quindi ho deciso di aggiungere 3 ulteriori importanti passi in avanti: Crioterapia, Idratazione e Allenamento.

La crioterapia

La doccia fredda al risveglio mattutino era una pratica che avevo già testato anni fa e che ho reintrodotto con notevoli benefici: tonicità, livelli di energia, buon umore e termoregolazione notevolmente migliorata.

La considero un passo relativamente semplice: pochi minuti perfettamente incastrabili nella routine mattutina, senza alcun sacrificio di tempo e di fatica. Una piccola resistenza da vincere quando sono ancora in fase di risveglio, ma la forza di volontà aumenta di giorno in giorno e i benefici sono davvero importanti rispetto al sacrificio.

Molto più difficile è per me combattere contro la pessima abitudine di bere poca acqua. 

L’idratazione

Ormai ho imparato che è questione di prendere l’abitudine e di inserire poi la buona abitudine all’interno delle routine consolidate, nel modo più naturale possibile.

E mi è bastato abituarmi ad avere la bottiglietta d’acqua sempre a disposizione nelle mie lunghe sedute di Trading, per migliorare sensibilmente anche questo aspetto. Anche se devo ancora impegnarmi e mantenere costante l’abitudine anche nella stagione invernale.

L’allenamento fisico

Infine l’allenamento, la parte più difficile a causa della pigrizia.

La pura forza di volontà al momento mi ha consentito di introdurre semplici sessioni di workout da 30 minuti a giorni alterni. Ho scelto la fascia oraria più adatta alle mie abitudini (tardo pomeriggio) cercando di impostare una routine che diventasse il più possibile naturale e poco impegnativa in termini di tempo.

A qualche mese di distanza i risultati sono già apprezzabili, anche se non sempre riesco ancora a mantenere la costanza degli slot di tempo senza eccessiva fatica. Una volta consolidata l’abitudine potrò introdurre esercizi più specifici.

Un percorso ancora in fase di svolgimento, che spero diventi nel tempo uno stile di vita capace di migliorare ancora di più le mie performance professionali, oltre ad accrescere il mio benessere personale.

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